Una forma colturale importante per l’ambiente e il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse
Un elemento paesaggistico tipico delle zone in cui facciamo il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse è il prato stabile polifita. Presso le aziende agricole dei nostri soci allevatori, infatti, si trova questa forma colturale permanente che svolge un ruolo importante per la tutela dell’ambiente e l’alimentazione delle nostre bovine di Razza Reggiana.
Un sistema ecosostenibile
I prati stabili polifiti sono appezzamenti caratterizzati da una vegetazione naturale ricca e variegata, che si genera e rigenera da decenni – o persino secoli – per propagazione spontanea. Da quest’ultima ebbero origine, fin dai tempi delle prime bonifiche; ma, in Emilia, si cominciò distinguerli da quelli destinati a specifiche coltivazioni quando presero piede quelle di trifoglio ed erba medica, attorno al 1600.


Si chiamano così perché, una volta che si sono impiantati, non vengono mai avvicendati con altre colture e perciò neanche “rotti”, ossia arati. La loro cura avviene semplicemente tramite lo sfalcio del foraggio, l’irrigazione e la concimazione organica con il letame degli animali allevati. Le varietà vegetali sorgono quindi a centinaia, senza altri interventi agricoli né trattamenti chimici; mentre gli sfalci si compiono da maggio a ottobre al ritmo di una volta al mese o poco più.
Cibo buono e sano per le Vacche Rosse

Grazie a questi aspetti di speciale varietà e naturalezza, svolgono una funzione essenziale nella filiera produttiva del Consorzio Vacche Rosse: perché forniscono un foraggio sano, colmo di utili sostanze e d’elevata qualità per l’alimentazione delle nostre bovine autoctone. Dalle quali, poi, otteniamo un latte di eccellente valore organolettico e nutrizionale che trasformiamo in Parmigiano Reggiano Vacche Rosse. Un “Re dei Formaggi” che mantiene nella sua grana gustosa la ricchezza di note, profumi e aromi derivati dalle tante erbe ed essenze dei nostri prati stabili.
Biodiversità e tutela dell’ambiente
L’eccellenza del foraggio di questi prati unici al mondo è data anche dall’alta capacità che hanno di arricchire i suoli di elementi organici, riducendo inoltre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera che sono tra le cause del riscaldamento climatico. Non venendo arati, difatti, i prati permanenti trattengono più di altri l’anidride carbonica catturata dal loro manto vegetale, trasformandola in carbonio che si accumula in radici, steli, foglie e fiori. Parti delle piante che, decomponendosi, nutrono il terreno dove crescono le specie foraggere di cui si alimentano le nostre Rosse Reggiane. Cibo sostanzioso e ben bilanciato; completo di proteine e batteri lattici buoni.
In conclusione, si capisce dunque come la produzione del Parmigiano Reggiano Vacche Rosse – oltre a dar vita a un alimento inimitabile – contribuisce in modo concreto alla salvaguardia del suolo e dell’ambiente, preservando perdipiù la straordinaria unicità del nostro paesaggio agricolo.