Un tour fra i nostri allevamenti di Vacche Rosse nel comune di Reggio Emilia
Calati dall’Appennino e dalle colline sino a giungere in pianura, siamo adesso all’escursione finale delle tre riguardanti i luoghi dove sorgono i nostri allevamenti di bovine di Razza Reggiana.
Tuttavia, ci sono novità… E saremo felici di condividerle con voi quanto prima.
Presto, infatti, vi racconteremo di un trio di nuovi arrivati nella «grande famiglia» di soci allevatori del Consorzio Vacche Rosse che, nel frattempo, si è andato ad aggiungere alla truppa degli altri ventisei. Fra questi, naturalmente, vanno contati quelli che scopriremo giusto ora, nel corso di una breve traversata del territorio di Reggio Emilia e delle frazioni in cui vivono e lavorano.

Orgoglio Reggiano
Ci piacerebbe soffermarci ampiamente sulle tante bellezze, qualità e caratteristiche distintive di quella che è nota come la “Città del Tricolore”: la quale, nel 1797, diede appunto i natali al vessillo che sarebbe poi diventato la bandiera d’Italia. Ci piacerebbe molto, ma servirebbe un lungo e apposito articolo per illustrare Reggio Emilia come merita: mostrando gli innumerevoli aspetti, pregi e racconti di cui può essere sinceramente orgogliosa.
Provando comunque a guardarla dal nostro punto di vista, potremmo cominciare col dire che innanzitutto è la terra d’origine del Parmigiano Reggiano: nato quasi un millennio addietro proprio dal latte delle Vacche Rosse, lavorato con arte dai monaci benedettini che si erano insediati nei dintorni.
D’altronde qui a Rèz, come si chiama in dialetto, ha sede il nostro Consorzio – in via F.lli Rosselli 41/2, nella frazione di Coviolo – in una serie di spazi suddivisi fra le diverse sale del caseificio, il negozio aperto al pubblico, gli uffici e la vicina stalla che accoglie un bel novero di bovine dal manto fromentino.


Chi ha partecipato alle visite guidate che realizziamo dietro prenotazione, sa di cosa stiamo parlando e ha avuto modo di osservare da vicino il lavoro minuzioso e appassionato che svolgiamo per creare alimenti genuini ed eccellenti, nel rispetto dell’ambiente e delle nostre amatissime Rosse Reggiane.
Oltre Coviolo
Da Coviolo, posto a sud-ovest del centro urbano, è un attimo spostarsi per incontrare il primo allevamento di questa nostra traversata. Quello, cioè, dell’Azienda Agricola Maditti Morena che si situa a Rivalta, accanto all’estremità meridionale del percorso naturalistico del torrente Crostolo: un suggestivo sentiero accompagnato dal principale corso d’acqua cittadino, dove la natura si dispiega in maniera tale da attirare quotidianamente numerose persone di ogni età per passeggiate e attività all’aperto. A pochi passi, tramite un camminamento che proviene dall’interno della città, si raggiunge il locale Palazzo Ducale che fu residenza estiva della nobile casata d’Este nel XVII Secolo. Circondato da un bellissimo parco, tale reggia è attualmente oggetto di un un’opera di restauro e rilancio che la sta riportando ad antichi splendori.
Da lì, la seconda tappa più vicina è Gavasseto, dove i fratelli Marco, Maurizio, Stefano e Davide Prandi hanno l’omonima azienda agricola in cui portano avanti una tradizione di famiglia risalente ad altri due fratelli: ossia Cesare e Ildebrando, i quali allevavano Vacche Rosse sin dal 1930, conquistando fior di riconoscimenti nella storica e adiacente Fiera di Roncadella. Gavasseto ha una storia di comune autonomo interrotta definitivamente con la Restaurazione del 1815 e, in epoca medievale, vantava addirittura un castello. A dominare sempre, tuttavia, è ancor oggi il suo paesaggio rurale, costituito da nuclei abitativi sparsi che testimoniano di un passato fatto di operosi borghi contadini e artigiani. Ma tra i suoi abitanti bisogna pure comprendere una piccola colonia di cicogne (eh sì…), gradualmente cresciuta con l’andare degli anni a partire da una testarda coppia che, circa un ventennio fa, decise di fare un vistoso nido sopra un palo della luce suscitando subito curiosità e affetto da parte della gente del luogo.

Antiche Ville
Le distese di campagna disegnate con cura dalla vita agricola quotidiana e punteggiate da sparsi complessi abitativi, con la chiesa parrocchiale come epicentro geografico, contraddistinguono queste frazioni che costellano Reggio Emilia. Tutte località che, un tempo, venivano chiamate «Ville» prima di essere accorpate alla città durante l’espansione urbana della seconda metà del ’900. Un destino che ha riguardato, tra gli altri, i paesi di Gavassa, Massenzatico e Mancasale: collocati nella fascia esterna a nord-est del capoluogo e altresì accomunati dalla presenza di tre diverse realtà associate al Consorzio Vacche Rosse.
Attorno alla chiesa di San Donnino, di origine medievale, sorge Massenzatico: popolosa cittadina risalente all’antica colonizzazione romana e teatro d’intense lotte politiche e sociali sino alla fine del XIX Secolo. Qui, difatti, s’inaugurò la prima Casa del Popolo aperta in Italia nel 1893, dopo anni di parallele battaglie per calmierare i costi delle materie prime; qui nacquero pionieristiche cooperative di consumo grazie all’associazionismo sia socialista che cattolico; e ancora qui – per tornare a noi – dimorano gli oltre venti capi di Rosse Reggiane allevate con premurosa passione da Amos Maramotti.
A secoli andati risalgono anche parecchi edifici della campagna di Gavassa, che erano possedimenti delle opere pie diffuse in tale zona, e in cui oggi si trova il florido allevamento di Renato Borghi: uno dei primi a credere e a impegnarsi nella missione di recupero e valorizzazione delle Vacche Rosse, che noi del Consorzio compiamo da più di trent’anni.
Un altro che ha sempre creduto nelle ricche potenzialità delle bovine dal mantello fromentino è Giorgio Davoli: il quale le alleva in maniera esclusiva fin dal suo primo giorno di lavoro, all’interno della sua tenuta a Mancasale caratterizzata dalla stalla ultracentenaria e da un affascinante caseificio in cotto per la produzione di Parmigiano Reggiano, ovviamente fatto con solo latte delle Vacche Rosse…

Tornare a Rèz
Impreziosita dalle pregevoli architetture settecentesche di Villa Prampolini e da ulteriori fabbricati di rilievo, Mancasale si situa a nord di Reggio Emilia ed è sulla direttrice collegata all’area della Stazione AV Mediopadana: la linea ferroviaria ad alta velocità, abbellita dalle superbe costruzioni e dall’attiguo sistema di ponti a vela creati dall’archistar spagnolo Santiago Calatrava.
Lungo tale direttrice, ci si avvicina facilmente alle porte del centro urbano e al suo interno: ovvero nel cuore pulsante di una città in grado di sorprendere e conquistare per le sue meraviglie nascoste – da far scoprire meglio, cioè, a un grande pubblico – e per l’atmosfera di solidarietà, senso civico e accoglienza, di cui è da decenni un esempio a livello internazionale; senza contare la sublime bontà delle sue tipiche eccellenze agroalimentari che rendono unica la cucina reggiana. C’è veramente tantissimo, insomma, da dire e approfondire riguardo alla nostra amata Rèz. Per questo ci lasciamo con la promessa di tornare a raccontarvela nei prossimi mesi.
Nel frattempo potete, comunque, sempre gustarne un pezzo: attraverso i nostri prodotti creati dal genuino latte di Razza Reggiana, con il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse a far da splendido sovrano della tavola.
Un vero Re da Rèz!
