Parole riflessive e beneauguranti dal presidente del Consorzio Vacche Rosse
Il 2021 è stato l’anno in cui sono ripartite, finalmente in presenza e in piena sicurezza, le maggiori fiere e manifestazioni dedicate al settore agroalimentare.
La pandemia, esplosa nel 2020, continua a causare problemi e drammi; tuttavia l’adozione e il diffuso rispetto delle misure sanitarie oltre, naturalmente, ai vaccini somministrati a milioni di persone, hanno permesso il ritorno di una parziale normalità.
Noi del Consorzio Vacche Rosse ci siamo dunque organizzati con tempestività, per aderire a tali eventi affollati di partecipanti; in modo da gustare una volta di più il lauto splendore degli incontri dal vivo e condividere la storia antica delle bovine di Razza Reggiana con un numero crescente di persone.
Salute e rapporti umani prima di tutto

In chiusura d’anno, pertanto, abbiamo chiesto una riflessione su questi temi al nostro presidente e socio allevatore Marco Prandi, per cercare anche d’intravedere delle prospettive riguardanti il futuro.
Le sue parole evidenziano subito l’importanza della ripresa “in presenza” dei grandi appuntamenti di settore che, peraltro, non era scontata. «Però, è stata una ripresa voluta fortemente da tutti, sia dal lato nostro come azienda che da parte della gente. Ovviamente non siamo ancora usciti dalla pandemia e continuiamo, perciò, a viverla nel massimo della sicurezza possibile, perché la salute viene prima di tutto».
Così come «prima di tutto» vengono i rapporti umani, si premura di aggiungere dopo aver ricordato le fiere a cui ha preso parte il Consorzio in questi mesi e quelle a cui parteciperà in seguito. Infatti «è stato importante continuare ad avere dei contatti ravvicinati, a vedere le persone, a potersi parlare, incontrare, discutere. Ed è stato molto bello, se non riabbracciarsi – perché ancora non si può fare – però almeno rincontrarsi».
Poiché, se è pur vero che in manifestazioni di questo tipo «presentiamo soprattutto un prodotto come il nostro Parmigiano Reggiano Vacche Rosse, nelle sue varie stagionature e raccontando la storia millenaria che l’accompagna, al tempo stesso gli incontri che avvengono lì con le persone vanno spesso in profondità».
E la voce di Prandi si fa affettuosa nel rievocare momenti di condivisione con uomini e donne, di ogni età e provenienza, che in tali contesti hanno fatto emergere le loro rispettive vicende esistenziali «in una situazione come l’attuale in cui tutti abbiamo sentito precaria l’esistenza».
Grati incontri
Per cui, alla luce di ciò, è stato fondamentale potere stare di nuovo vicini rinnovando o creando legami che ci tengano assieme, incontrandosi veramente. Che significa anche incontrare – prosegue a dire – «le storie e le sofferenze delle persone: alcune delle quali ci hanno raccontato che hanno avuto il Covid e hanno sofferto; altre che non hanno avuto nessun problema; mentre altre ancora hanno vissuto purtroppo dei lutti. Nell’incontrare le persone, allora, ci s’incontra con un’umanità che viene fuori autenticamente. Ed è questa la cosa che ci arricchisce e piace molto».
L’approssimarsi delle festività di Natale e capodanno, quindi, induce Prandi a esprimere «innanzitutto dei ringraziamenti ai dipendenti del Consorzio Vacche Rosse. Perché abbiamo un gruppo di lavoratori e collaboratori fantastici. Sono persone in gamba e che amano ciò che fanno mettendoci, oltre che il proprio tempo, forte passione e impegno. Se il Consorzio anno dopo anno cresce, molto del merito è loro. Il secondo ringraziamento va poi a tutti i soci allevatori e alle loro famiglie, perché comunque il buon Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse è frutto del lavoro instancabile che fanno nelle loro aziende agricole ogni giorno».
Sostenibilità è l’augurio migliore
Infine, i suoi auguri natalizi abbracciano «tutti coloro che incontriamo» con la speranza che il 2022 si metta alle spalle la pandemia e il mondo intero riesca a compiere un enorme salto, un’accelerazione su tutti gli aspetti che riguardano la custodia del creato.
La biodiversità, d’altronde, il rispetto per la natura e la cura del territorio sono questioni centrali per il nostro presidente, poiché è evidente che non c’è un futuro per gli esseri umani se non si salvaguarda l’ambiente in cui vivono. Per questo l’augurio vibrante che Marco Prandi rivolge a ciascuno di noi «è di essere davvero protagonista di un cambiamento a tutela dell’ambiente in cui l’umanità vive».
Auguri video da tutti noi!
I nostri auguri natalizi abbracciano tutti coloro che incontriamo con la speranza che il 2022 si metta alle spalle la pandemia e il mondo intero riesca a compiere un enorme salto, un’accelerazione su tutti gli aspetti che riguardano la custodia del creato. Da Mattia Mercati, Dario Catellani e Maribel Isgró, Loredana Andrei, Daniele Borghi, Davide Zenevredi, Morgan Allodi, Daniel Sacchi e da tutti noi del Consorzio Vacche Rosse, Buon Natale e sereno 2022!