82 anni portati benissimo e sempre una gran passione per «il lavoro di una vita»
«Non ci sono università per fare il casaro. S’impara seguendo il lavoro di un altro casaro. Ma non ci sono scuole» dice, con la sua voce calda e corposa, Nello Faroni.
Eppure è dalle sue mani sapienti che, trent’anni fa, nacque la prima forma del nostro Parmigiano Reggiano Vacche Rosse. E all’epoca «nessun casaro, qua in giro, voleva farlo lavorando il latte di Razza Reggiana» – ricorda oggi – «e infatti io sono venuto da Mantova. Così abbiamo cominciato e sembrava una cosa fuori dal mondo, destinata a finire… E invece guardate voi com’è andata…»
Era il 1991 e, per altri 15 anni, Nello avrebbe continuato a creare forme di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse. Anche se l’inizio non fu dei più semplici: «Ho sempre fatto il casaro dal 1954 stando in unico posto, finché sono arrivato qua. Ma non avevo mai lavorato prima il latte di Razza Reggiana e il primo anno mi sono trovato ad aver prodotto 116 forme buone…» E ride di cuore al pensiero di quelle poche centinaia iniziali.

Una vita intera in caseificio, quella di Faroni. Prima come operaio, poi come mastro casaro. Sempre spinto da un’immensa passione: «Perché sono 365 giorni di lavoro ogni anno e c’è da pregare di non ammalarsi perché devi sempre essere presente. Io in cinquant’anni mi sarò concesso un… un vestito nuovo… altrimenti ero sempre a lavorare. Ma mi piaceva tutto del mio lavoro, tutto. E mi piace ancora adesso che ho 82 anni!».
Del resto, la grande passione di Nello si è vista domenica 12 settembre 2021 quando, durante l’evento “Caseifici Aperti”, ha aperto a mano una forma di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse davanti a un folto pubblico accorso al nostro caseificio di Reggio Emilia (qui puoi trovare il video). Un momento per lui davvero speciale: «È sempre emozionante aprire una forma, perché finché non si apre non sai di preciso com’è». Infatti, è in quell’istante che si scopre veramente l’esito del lavoro di un casaro: quando la grana color giallo paglierino si rivela finalmente agli occhi e libera il suo profumo invitando, finalmente, all’assaggio.
E se c’è qualcuno che questo lo sa bene, quello è proprio Nello Faroni: il primo casaro del Consorzio Vacche Rosse.