Voci, volti e gesti dal Consorzio Vacche Rosse
L’armonia e la serenità, il divertimento e i sorrisi che regnano tra le persone che lavorano al Consorzio Vacche Rosse, sono senz’altro un valore aggiunto alla creazione di un alimento genuino e d’eccellenza assoluta come il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse. È anche tale trama di rapporti umani a rendere questo formaggio – e ogni nostro prodotto dal latte di Razza Reggiana – di una qualità così preziosa e inimitabile. Lo confermano le parole che abbiamo raccolto da Giuseppe e Morgan, dal mastro casaro Mauro, da Maribel e dalle addette del reparto commerciale Michela e Tania; senza dimenticare la presenza accanto di Luca, Dario, Loretta, Simona, Matteo, Giusi, Elena, Loredana, Alves, Claudio, Lazzaro, Andrea, Fausto, oltre a quella di tutti gli allevatori e collaboratori della grande famiglia del Consorzio. Un insieme di voci e volti, gesti e occhi che esprimono con sincera forza l’amore, l’impegno e il senso di responsabilità che comporta il loro lavoro.
«Quando lavori con il sorriso, è tutta un’altra storia». A fare gli onori di casa, nella Sala Taglio e Confezionamento, è Giuseppe Ferrante. I dispositivi di protezione nascondono la sua barba vispa, ma non i suoi occhi sorridenti e la sua energia travolgente. Come ogni mattina, Giuseppe sta preparando gli ordini per le spedizioni: «Mi piace svegliarmi presto e iniziare subito a lavorare. L’organizzazione che abbiamo qui al Consorzio mi permette di farlo e mi regala spensieratezza. Anche in periodi in cui ci sono molti ordini da preparare».
Un pacco è pronto per partire e un altro è già nelle sue mani. E poi un altro e altri ancora. A ciascuno di questi, oltre ai prodotti dal latte di Razza Reggiana, ci aggiunge un sorriso: «Affronto i periodi più duri sempre con del buonumore, un po’ di buona musica e l’aiuto dei miei colleghi. Ci supportiamo e aiutiamo molto; rispettiamo le regole, sia igieniche che quelle sanitarie di adesso, lavorando sempre con impegno».
Uno di quei colleghi è Morgan Allodi, l’altro volto della Sala Taglio. Giovane e pacato, ma con grinta da vendere. Tocca a lui tenere a bada l’esuberanza di Giuseppe, sebbene entrambi condividano lo stesso spirito bello: «Qui ci divertiamo molto, confermo. Credo che sia proprio questa la chiave per fare di ogni giorno un buon giorno. Quando si lavora con il sorriso, si lavora sempre volentieri, anche nelle giornate più pesanti. E poi c’è anche un po’ di orgoglio: questo Parmigiano Reggiano Vacche Rosse arriverà sulla tavola di qualcuno per renderlo felice con il suo sapore straordinario».
Un sapore che nasce quotidianamente da un’amorosa cura artigiana, fatta di attenzioni e gesti sapienti. Quelli di Mauro Montipò, il mastro casaro del Consorzio Vacche Rosse: «È il mestiere che mi ha tramandato mio padre. Però, più che un mestiere, fare il casaro è un’arte: perché è un lavoro creativo». E i suoi occhi cominciano a brillare, mentre guarda le forme di Parmigiano Reggiano che riposano in salamoia per una lunga stagionatura: «Ogni giorno qui arrivano circa 100 quintali di latte di Vacche Rosse. Un latte speciale, perché i nostri allevatori hanno a cuore le loro bovine, rispettano tutte le norme previste dal disciplinare e ci consegnano una materia prima eccellente. La trasformazione del latte in formaggio, deriva dalle mie mani e dai gesti che ho visto fare per tanti anni a mio padre e che lui mi ha insegnato. Ed è lì che arriva l’arte: il latte è sordo e muto; ma se lo segui, insegna. Un casaro deve essere capace di seguirlo e interpretarlo».

La passione e dedizione di Mauro sono travolgenti e s’illumina al ricordo di uno dei complimenti più belli che ha ricevuto. Quello di una signora che «durante una visita guidata, si è avvicinata per darmi una pacca sulla spalla e dirmi: “Fate un prodotto che è INIMITABILE”. Questi momenti mi ricordano sempre l’immensa responsabilità che abbiamo verso chi ci sceglie. Ogni giorno che arrivo qui a casa, come chiamo il Caseificio, penso a questo. E mi metto al lavoro».
Lasciando la Sala Latte, andiamo verso il punto vendita: dove l’atmosfera ci ricorda che ormai manca poco a Natale. Ci accoglie in questo clima Maribel Isgrò, addetta alle vendite, che in questo periodo ha il compito di confezionare i Panettoni Artigianali fatti col Burro Vacche Rosse: «Di artigianale, qui al Consorzio Vacche Rosse, oltre ai prodotti ci sono anche i confezionamenti e i pacchi. Io sono l’addetta ai fiocchi, perché il Natale non è lo stesso senza un bel fiocco».
È un fiume in piena, Maribel, con la sua carica di vitalità incredibile: «Mi piace incontrare le persone. Quando qualcuno viene a trovarci qui in negozio, amo parlare con loro, raccontare la storia delle Vacche Rosse e sentire come cresce la fiducia che hanno nei nostri prodotti. Quello che viviamo qui è un legame forte e io sento di fare parte di qualcosa di unico». Questa pandemia sta limitando la possibilità di incontrarsi, ma l’energia vivace di Maribel è immutata: «Mi manca il vero contatto con le persone. Durante Caseifici Aperti mi sono emozionata nel rivederle di nuovo qui tutte assieme! E so per certo che l’amore che c’è intorno ai nostri prodotti è fortissimo. Se, poi, da chi viene a comprare in negozio mi sento dire “è stata molto gentile, grazie, tornerò sicuramente”, sono veramente felice perché so di avere fatto al meglio il mio lavoro. Le persone, qui, sono importanti. Sempre».
E tra le persone del Consorzio, resta da far visita a quelle degli uffici, dove Michela Neri e Tania Barbieri si occupano di organizzare la vita dietro le quinte. «Qui in ufficio ogni giorno è sempre diverso – spiega Michela – e quest’anno in generale è stato diverso dal solito. Eravamo pronti come di consueto per portare i nostri prodotti in giro per il mondo, invece… Le fiere ci sono mancate, perché sono eventi dove conosciamo tante persone con cui poi restiamo in contatto e che incontriamo ancora nel tempo». Eppure, nonostante questa situazione: «Abbiamo continuato a lavorare con la massima armonia, affinché il Consorzio Vacche Rosse fosse un reale veicolo di serenità in questi momenti incerti. Così ogni giorno arrivo in ufficio e so che ci sarà qualcuno capace di farmi sorridere».
Quel qualcuno, molto spesso, è Tania Barbieri: responsabile commerciale e ormai volto noto a tanti Innamorati della Rossa. È lei che spesso li guida alla scoperta del Consorzio Vacche Rosse durante le nostre dirette video su Facebook. Un vero vulcano di idee, intraprendenza ed empatia: «Ricordo il periodo in cui sono arrivata, era il 2014. Quante cose sono cambiate da allora nelle tecnologie e nella nostra organizzazione. Una però non è mai cambiata: lavoriamo tutti con serenità, con grande unità d’intenti e stiamo molto bene tra noi. Inoltre abbiamo un’altra cosa in comune: un vero sentimento di orgoglio, perché i nostri prodotti sono unici al mondo». Indubbiamente un anno così insolito ha cambiato parecchio le dinamiche di un ufficio commerciale, ma Tania ha le idee chiare in merito: «La relazione con le persone è sempre stata alla base dell’attività del Consorzio Vacche Rosse. Nulla è cambiato per noi da quando eravamo un piccolo spaccio di Reggio Emilia, visitato solo dagli abitanti del quartiere, fino a oggi che i nostri prodotti arrivano in tutto il mondo. Questo 2020 ci ha tolto e ci ha dato qualcosa in uguale misura. Non abbiamo avuto la possibilità di avere un contatto diretto con molte persone, ma questa difficoltà in fin dei conti ci ha avvicinato a loro. Abbiamo iniziato ad avere rapporti ancora più profondi e intensi, per esempio al telefono, perché loro amano avere contatti con noi e farsi conoscere. E per noi è bellissimo conoscere le loro storie e, poi, portare nelle loro case il nostro Parmigiano Reggiano Vacche Rosse come una coccola che ci si regala ogni fine giornata. Di quelle genuine, eccellenti e sane. Così ci sentiamo parte delle loro vite e questa è una sensazione bellissima».