Intervista a Marco Prandi, presidente del Consorzio Vacche Rosse
Persone e famiglie costrette a stare in casa. Fuori, strade deserte e negozi chiusi. All’improvviso, abitudini e comportamenti sono cambiati radicalmente. Da poche settimane tutti siamo stati chiamati ad affrontare con responsabile impegno un’emergenza sanitaria globale: accompagnati da un pensiero assiduo verso chi è impegnato sul fronte ospedaliero e dall’idea che, solo se siamo una comunità di persone solidali, possiamo fare la differenza a beneficio di tutti. «Un vecchio detto recita che da soli si va veloce, ma insieme si va lontano». Ce lo ricorda Marco Prandi, presidente del Consorzio Vacche Rosse; da lì, inizia a raccontare come il Consorzio ha risposto alle sfide dettate dalla fase attuale «che mette in discussione abitudini ed elementi consolidati delle nostre vite di ogni giorno. Ne derivano sentimenti assolutamente umani di preoccupazione, angoscia e incertezza, ma qui al Consorzio Vacche Rosse abbiamo subito risposto alla situazione con responsabilità, in quanto abbiamo dei doveri verso noi stessi e verso gli altri».

Questa parola è sempre stata al centro del lavoro quotidiano della cooperativa da lui presieduta, nata con una vocazione agricola e sociale, con lo scopo di salvare dall’estinzione le vacche dell’antica Razza Reggiana secondo i principi di salvaguardia della biodiversità e del benessere animale. «Anche questa pandemia ci sta insegnando che la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità non sono più aspetti romantici ma necessità imprescindibili per il futuro dell’umanità. Per questo – continua il presidente – l’aspetto etico è sempre stato preponderante nelle nostre scelte Abbiamo introdotto nei nostri disciplinari il divieto di pratiche che forzano la produzione, l’obbligo di alimentare le vacche con l’erba e senza OGM, la stagionatura minima delle forme di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse a 24 mesi, con la doppia espertizzazione al dodicesimo e al ventiquattresimo mese. Abbiamo anche scelto di accorciare la filiera produttiva e di entrare in contatto con le famiglie e diversi gruppi di acquisto, sempre sposando il valore della trasparenza e cercando un modo diretto di relazione con le persone. Per questo, nelle scorse settimane ci siamo interrogati molto su come potevamo mettere i nostri principi al servizio della comunità di cui siamo parte».
Come il Consorzio Vacche Rosse sta affrontando questo tempo
Sicurezza, smartworking e lavoro di squadra sono le basi su cui si è riorganizzato il quartier generale di Via Fratelli Rosselli nelle ultime settimane. Spiega Marco Prandi: «Produciamo ogni giorno un’eccellenza alimentare di alto valore nutrizionale. E durante una fase come quella attuale, in cui mantenersi in salute è fondamentale, alimentarsi correttamente acquisisce ancora più importanza. Così, abbiamo messo in smartworking gli uffici amministrativi e commerciali e attivato le misure di sicurezza necessarie per i nostri lavoratori impossibilitati a una tipologia di lavoro del genere: dai casari ai garzoni, da chi si occupa della raccolta del latte a chi è impegnato in negozio a imballare e spedire gli ordini che riceviamo sul nostro shop online. In questo modo la nostra produzione di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse può continuare, proteggendo la salute di tutti». In ambito sportivo si dice che una grande squadra si vede davvero nelle partite più difficili. È dello stesso parere anche Marco Prandi: «Peraltro voglio ringraziare i nostri dipendenti perché, in questi giorni, ognuno di loro ha risposto con grande spirito positivo. Ciascuno lavora con responsabilità e attenzione ed è carico di splendida energia nel rispondere alle iniziative del Consorzio e alle richieste dei clienti – che ci scelgono ogni giorno e che ringrazio – per riuscire a fornire un servizio puntuale di vendita e consegna».Un rapporto speciale, fatto di dialogo e consapevolezza, quello che il Consorzio crea con i suoi clienti: «Perché per noi sono prima di tutto persone a cui dare tutti gli elementi per compiere una scelta consapevole. Quella di alimentarsi con un prodotto controllato, sano, genuino e nutriente. Perciò siamo molto felici quando molti di loro manifestano un affetto importante verso il nostro Parmigiano Reggiano Vacche Rosse e lo cercano anche in questi momenti più difficili. Per questo cerchiamo di essere a disposizione di tutti».
Una disponibilità che fa rima con solidarietà: «Il nostro Consorzio è uno dei 14 caseifici soci di Granterre, cooperativa presente nella filiera del Parmigiano Reggiano. Siamo stati felici di aderire alla campagna di sostegno economico a favore del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, donando tutti insieme 50.000 Euro. A coloro che sono in prima linea negli ospedali, ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, rivolgo un immenso grazie a nome di tutti noi del Consorzio Vacche Rosse».
Che la Pasqua buona sia
Nonostante tutto, il tempo fa il suo corso. È arrivata la primavera e ora arriva Pasqua. Quale senso dare, però, alla Pasqua di quest’anno? Marco Prandi risale alle origini della parola: «Pasqua, dal punto di vista etimologico, vuol dire “passare oltre”. Possiamo così interpretarla come un augurio di superamento della pandemia che stiamo vivendo, affinché tutta l’umanità riesca a passare oltre questo periodo. Quindi, Buona Pasqua a tutti! Di solito, durante questa stagione, ci si incontrava per l’edizione primaverile di Caseifici Aperti. Quest’anno purtroppo non potremo organizzarla. Ma l’augurio è quello di potervi riaprire presto le porte del nostro Caseificio, per incontrarci e abbracciarci di nuovo non più solo in modo virtuale. Per ora stringiamoci insieme all’interno del calore della nostra comunità: quella umana, agendo con responsabilità e solidarietà. Noi del Consorzio Vacche Rosse ce la stiamo mettendo tutta».