Tutto comincia con Nonno Alessio, quando, nel 1967, si trasferisce dall’Appennino Reggiano a Cadelbosco di Sopra con i due figli e una dozzina di vacche. Il piccolo Paolo, nipote di Alessio, cresce così da sempre con la passione per gli animali e per il lavoro nelle stalle, se ne innamora e decide di farne la sua vita definitivamente nel 1998, quando l’azienda di famiglia sta per essere venduta. «C’era già un compratore, eravamo a un passo dalla firma, ma io e mio papà Giovanni non ce l’abbiamo fatta. Da lì, ho capito che non avrei mai smesso di fare l’allevatore». A raccontarci la storia della Società Agricola Fattorie Canada è Paolo Sassi, che oggi porta avanti l’azienda di famiglia insieme alla moglie Barbara. Nelle loro stalle oggi ci sono 140 capi di bestiame, quasi tutte Vacche Rosse.
Perché quello di Paolo con la Razza Reggiana è un legame stretto nel nome dei ricordi, della tradizione, ma anche dello studio e dell’innovazione. «La mia passione per le Vacche Rosse nasce dalle tradizioni del territorio. Era molto usuale che venisse usata dalle donne per i lavori nei campi. Nella nostra famiglia, poi, mio nonno Alessio andava fiero di Mariana, una vacca che abbiamo portato per tre anni alla Fiera del Bue Grasso a Cavriago e ha ricevuto numerosi premi. Hanno sempre fatto parte della mia vita, insomma, tanto che mi sono laureato in veterinaria proprio con una tesi sulle Vacche Rosse: sugli aspetti zootecnici legati al recupero, allo sviluppo e alla valorizzazione della razza».
In quegli anni, la società agricola Canada credeva già molto nel lavoro del Consorzio Vacche Rosse: «I risultati in questo senso sono davvero buoni. Nella promozione della Razza Reggiana e dei suoi prodotti, siamo diventati un esempio per le altre associazioni, per capire come tutelare la biodiversità e una razza che stava per sparire».
E quella razza è diventata la scelta di vita di Paolo e Barbara: ogni giorno, aiutati da papà Giovanni e sua moglie, producono circa 4800 quintali conferiti al Consorzio Vacche Rosse e si prendono cura delle Vacche dell’allevamento. «La mascotte delle Fattorie Canada è Lupa, una vacca che si sta preparando all’undicesimo parto. L’abbiamo acquistata da un allevatore che voleva disfarsene perché secondo lui produceva poco latte. Nel nostro allevamento, invece, si è rivelata un animale formidabile, ha dato alla luce un figlio che è stato a lungo il toro della nostra azienda ed è ancora in ottima forma».
LA VITA DA ALLEVATORE DI RAZZA REGGIANA

Allevare le Vacche Rosse, per la famiglia Sassi, è stata una scelta di vita. «Fare l’allevatore non è solo un mestiere, non è solo un’attività: è davvero una passione – ci dice Paolo – È quello il motore per sostenere i ritmi e le attività della vita da allevatore. Bisogna svegliarsi presto al mattino e dimenticare i weekend, le feste e le ferie, perché le vacche devono essere munte ogni giorno. E per quanto possa essere tramandata come una questione di famiglia, non è una cosa che si eredita. È una cosa che si sente dentro». Nella vita di un allevatore, oltre ai sacrifici, ci sono anche dei momenti di forte gratificazione. E uno dei più forti Paolo e Barbara lo trovano nella loro attività con il Consorzio Vacche Rosse: «Avremmo potuto scegliere di vendere il nostro latte ai caseifici privati – racconta Barbara – Ma abbiamo scelto da subito di far parte del Consorzio, perché l’unico modo per valorizzare il nostro lavoro era conferire a qualcuno che producesse formaggio monorazza. Così sappiamo dove va a finire il nostro latte e il controllo che c’è sulla lavorazione. Quindi siamo certi della qualità che c’è nel prodotto finale. La tradizione e il legame con il territorio sono pienamente rispettati e noi siamo fieri di farne parte. Possiamo dire che il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse è il nostro prodotto, un prodotto naturalmente ricco di sostanze nutritive che lo rendono incredibilmente differente rispetto agli altri formaggi».
Tre generazioni sono passate già nelle stalle della Società Agricola Fattorie Canada e si sono tramandate i metodi del lavoro, accogliendo le novità del loro tempo. «Oggi fare l’allevatore è molto diverso rispetto ai tempi di nonno Alessio – continua Paolo – La tecnologia ci aiuta molto, ma noi crediamo fortemente di dover guardare avanti, con uno sguardo sempre indietro».
IL FUTURO DEL PARMIGIANO REGGIANO VACCHE ROSSE
Parlando di progetti futuri, infatti, Paolo e Barbara desiderano concludere la costruzione della nuova stalla per gli animali più giovani. «Non vediamo l’ora di dare una casa nuova alla nostra Guendalina, la più giovane della stalla. Ormai è questione di pochi giorni. Poi abbiamo un sacco di progetti per valorizzare il nostro allevamento, uno alla volta speriamo di realizzarli tutti».
Guardano al domani con occhi brillanti, Paolo Sassi e Barbara, ma… «Non perderemo mai il legame con la tradizione, perché è il valore aggiunto del nostro prodotto. Il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse è qualcosa di molto, molto antico e così deve restare. Nel nostro impegno con il Consorzio Vacche Rosse, poi, c’è anche trasmettere questi valori alle persone che incontriamo, che passano dalla nostra azienda a chiederci informazioni, che vengono a visitare le nostre stalle, quando la domenica mattina escono per la loro passeggiata. Questo deve diventare parte del nostro mestiere. Siamo portatori di un messaggio: far capire a tutti cosa c’è dietro un pezzo di formaggio e cosa vuol dire allevare gli animali in una condizione fisiologica ottimale».