Il contatto tra la rivista americana e il Consorzio Vacche Rosse avviene al Fancy Food, il più grande evento del settore food del Nord America, quando l’editrice entra in contatto con i prodotti della Rossa, e ne resta incuriosita. Da allora, una serie di contatti e pianificazioni, che portano Molly McDonough a casa delle Vacche Rosse.

A fare gli onori di casa sono proprio i lavoratori del caseificio: Tania, Luca Bedogni e il casaro Mauro Montipo mostrano alla corrispondente americana gli animali e la produzione nello stabilimento, il presidente Marco Prandi, poi, le illustra la storia, a partire dalle prime rappresentazioni delle Vacche Rosse, per poi addentrarsi nella produzione dei prodotti e nella filosofia del Consorzio, rivolta sempre al futuro.
«Sono stata molto sorpresa di trovare il Consorzio così vicino alla città ed a poca distanza dal centro – ci racconta Molly – Ma dopo aver ascoltato la storia del caseificio, ne ho capito il motivi: stando vicino alla città, il Consorzio rimane legato alla comunità».
Immancabile nella visita di Molly McDonough la degustazione dei prodotti made in Consorzio Vacche Rosse. Non chiedetele di scegliere tra il Parmigiano Reggiano e il burro, perché non saprebbe cosa scegliere: «Amo il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse! Lo trovo più cremoso delle altre varianti, anche quando è molto stagionato. Ma poi… Il burro con il latte delle Vacche Rosse! – racconta entusiasta la giornalista – Tutta la mia visita è stata piacevole e con degli ottimi padroni di casa, ma quando ho affondato un pezzo di pane locale nel burro con il latte delle Vacche Rosse: era così morbido, cremoso e puro… Ho subito cominciato a escogitare modi per riempirne la mia valigia!».
In valigia, poi, con l’articolo scritto per “Culture” dal titolo “Come il Parmigiano ha salvato un’intera razza di bestiame” che trovate qui e che vi invitiamo a leggere, Molly porta anche l’orgoglio che si respira nel Consorzio Vacche Rosse di essere un elemento importante nella salvaguardia delle tradizioni locali e culinarie: «Mi piace l’idea di preservare la biodiversità agricola attraverso un prodotto specifico e di alta qualità. Qui, la gente lavora per preservare i cibi tradizionali con orgoglio, e il risultato si traduce spesso in realtà molto organizzate e di successo. Il Consorzio Vacche Rosse ne è un perfetto esempio, motivo per cui sono stata davvero felice di raccontare questa storia».
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Credit immagini: Culture Cheese Mag