Il burro di Vacche Rosse
Solo latte da Vacche Rosse, la Razza Reggiana arrivata con le invasioni barbariche, portata dalla Russia meridionale fino ai pascoli italiani dai Longobardi, alimentate con erba, fieno e cereali. Niente OGM, solo prodotti provenienti dalle terre del Parmigiano Reggiano, dai prati della provincia di Parma, Reggio-Emilia e Modena, dai pascoli tra Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a sud del Po. Ma soprattutto una lavorazione artigianale di zangolatura di sola crema di affioramento ottenuta appunto esclusivamente dal latte delle Vacche Rosse.
Tutto questo fa del burro del Consorzio Vacche Rosse un unicum nel suo genere e lo rende naturalmente ricco di Omega-3 e Omega-6. La Razza Reggiana è stata allevata in tutto il nord Italia fino alla metà del secolo scorso, essendo una razza molto adatta anche al lavoro nei campi e alla produzione di carne. L’introduzione delle macchine ha fatto sì poi che la Razza Reggiana fosse soppiantata dalla Frisona, adatta esclusivamente alla produzione di latte. Resta comunque il fatto che quello prodotto dalla Reggiana è un latte molto più nutriente, particolarmente ricco di proteine, caseina e calcio.
Dal latte delle Vacche Rosse viene ricavato quindi il burro Vacche Rosse, un prodotto certificato e di qualità perché risultante da un processo tutto naturale e controllato: a partire dalle mucche che mangiano solo erba o foraggi della zona, passando per un latte controllato e nutriente, fino ad arrivare al processo di burrificazione che è tutto naturale e rispettoso dei tempi.
Un burro totalmente naturale
Il processo di burrificazione è un processo antico, conosciuto da almeno cinquemila anni, ossia da quando l’uomo ha iniziato a sfruttare le mucche ed il loro latte per scopi alimentari.
Le tecniche di burrificazione sono diverse e dipendono anche dalle tradizioni e dalle zone geografiche; da noi ad esempio viene prodotto per affioramento dal momento che la lavorazione del latte è orientata principalmente a produrre il Parmigiano Reggiano.
Demonizzato, messo al bando e accusato per diversi anni da tanti dietologi, il burro sta fortunatamente riacquistando la giusta considerazione: molti specialisti stanno tornando a consigliarne il consumo (ovviamente non eccessivo a causa del suo consistente contenuto di colesterolo) limitando semmai le temperature a cui si sottopone in cottura.
In Italia il burro per legge è “un prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte di vacca e prodotto ottenuto dal siero di latte di vacca” e non può contenere grassi diversi aggiunti, è quindi un prodotto totalmente naturale.
Il burro quindi sta fortunatamente riacquistando credibilità, soprattutto perché, a differenza di alcune alternative vegetali, non è un prodotto ottenuto chimicamente. È addirittura meno calorico di tanti olii, non è idrogenato ed è invece ricco di tanti fondamenti nutrienti come il calcio, le proteine del latte, i sali minerali e la vitamina A.
Il burro Vacche Rosse, in particolare, è ottenuto da animali che mangiano solo erba e cereali controllati no OGM, è ricco anche di Omega-3 e Omega-6 e lavorato nel caseificio Vacche Rosse, controllato e garantito dal Consorzio Vacche Rosse.
Questo burro è ottimo servito come semplicissimo stuzzichino spalmato su una buona fetta di pane, ma sprigiona tutto il suo sapore se utilizzato per realizzare pasta frolla, pasta sfoglia o per mantecare qualsiasi risotto.